Austria, il 21-07-1915
Cara sorella e nipotini.
Vengo con queste poche riche ande farti sapere delle mie notizie che grazie al Supremo godo ottima salute e come spero il simile di te e dei tuoi bambini, infine di tutto il vicinato.
Ti ringrazio infinitamente delle notizie che mi fai sapere, tanto da parte di mamma come pure da parte tua.
Grazie a Dio perfino adesso tutte le lettere che mi hai scritto, le ho ricevute, anche le immagini con quella che ho rivecuto ieri mattina sono tue, in più l’abito e quattro francobolli.
Ora dimmi il percè mi hai spedito questi francobolli.
Riguardo al Carletti Giuseppe non so come spiegarmi che non riceve le notizie della sua famiglia. O che non gi ha dato la direzione giusta, ovvero sia che le sorelle quando gli scrivono ci mettono qualche parola un po’ troppo spiritosa che la lettera quando arriva ad un dato punto è obbligata a fermarsi e non va più avanti.
Fammi sapere se si trova sul fronte di guerra oppure no, ecc….
Ti prego, se vai a S.tanna di Vinadio (n.d.r.: Sant’Anna di Vinadio è il più alto santuario votivo d’Italia, si trova in valle Stura nella provincia di Cuneo) quando ritorni di scrivermi subito.
Altro non so più cosa dirti.
Ricevi tanti saluti ed una stretta di mano da parte mia, ed un bacio ai bambini specialmente il Merino.
Tanti saluti ai tuoi vicini da parte mia.
Addio addio, coll’apis di lascio e col cuore ti abbraccio.
Saluti e baci a mamma e Stefano.
Saluti e baci al cugino Michele di S. Giovanni e digli che si raccomandi anche sui a S.tanna di Vinadio.
Così se io ho la graziea di ritornare e lui di guarire, andiamo poi ambedue al S.tuario (n.d.r.: Santuario) di Vinadio insieme.
Addio addio.
Ciau
Coraggio e pazienza.